Contenti per il collega
modenese Giovanni Tizian per il successo che i Freeccp portano a casa in
Emilia-Romagna. L'Ordine nazionale dei giornalisti si costituirà parte
civile accanto a Giovanni nel processo contro il boss della 'ndrangheta Rocco
Femìa.
Il processo, cominciato con la maxi-udienza del 18 dicembre, vede imputati,
oltre al boss, altre 34 persone, compreso il faccendiere piemontese Guido
Torello che in alcune intercettazioni aveva espresso minacce alla vita del
giornalista.
Gli imputati, 24 dei quali dovranno rispondere anche dell'accusa di
associazione a delinquere di stampo mafioso, secondo l'accusa tra il 2007 e il
2011 avrebbero messo in piedi un'organizzazione che gestiva un traffico di slot
machine truccate in Romagna e altre città italiane.
Commenta la Consigliera nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Antonella Cardone: "è un segnale importante quello che lanciamo in questo modo contro chi è in prima linea nella denuncia dei mali della società italiana. Ci sono altri casi in cui sarà necessario che l'Ordine si costituisca parte civile, bene che si sia cominciato così".
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