venerdì 26 aprile 2013

Mettiamo ordine attraverso l'Ordine


Il programma dei Freeccp
per le elezioni dell'Ordine 2013



L'Ordine deve essere al fianco dei giornalisti nelle battaglie di dignità, diritti, libertà. Deve tracciare il solco della nuova società dell'informazione in cui, grazie al web, le potenzialità di libertà di espressione sono molteplici.

Bisogna separare il grano dal loglio: oggi chiunque può dirsi "giornalista" e svilire la professione accettando compensi da fame, mischiando nel suo lavoro ruoli che devono essere separati da quello di giornalista (editore, pubblicitario ecc), ignorando le regole deontologiche basilari.

Occorre quindi chiarire chi è giornalista e chi no, qualificando gli iscritti attraverso una formazione rigorosa, lasciando nell'Ordine solo chi svolge effettivamente la professione in via esclusiva, usando - finalmente, e davvero - tutti i poteri che le leggi assegnano agli organismi di categoria (come il perseguimento dell'esercizio abusivo della professione, che il codice identifica come reato penale).





A questo fine riteniamo sia utile rendere pubblici gli esiti dei provvedimenti disciplinari intrapresi dall'Ordine: è necessario creare uno spazio nel sito web dove sia dato conto di queste importanti informazioni.Ai colleghi va assicurata - in collaborazione col sindacato - assistenza e informazione su diritti e doveri, creando uno sportello per consigli o aiuto nel disbrigo di pratiche. E soprattutto, occorre che l'Ordine potenzi e pubblicizzi maggiormente la possibilità che già offre di tutela legale per affiancare i colleghi nelle cause di lavoro, contro concorsi pilotati, nella lotta contro il mobbing, lo sfruttamento, le querele intimidatorie e le minacce: nessuno deve essere lasciato solo!.

Troppi cronisti hanno stipendi da fame: l’Ordine dei Giornalisti deve operare affinché la dignità del lavoro venga sempre e comunque salvaguardata. Per fare questo ha a disposizione la Carta di Firenze. E' ora di renderla effettiva e farla funzionare.

Vogliamo un Ordine moderno che dia sostegno ai progetti di crowdfunding, pensi ad aiutare chi deve conciliare cura della famiglia e professione, trovi una soluzione anche politica al problema dei ritardi dei pagamenti, troppo spesso strutturali.

Immaginiamo la sede dell’Ordine come un luogo sempre più vivo, dove si faccia formazione flessibile e lungimirante, che sappia dare chiavi in mano le sempre nuove competenze tecniche che il mercato richiede, a partire da quelle informatiche del web 2.0.

Vogliamo che l’Ordine sia un luogo di scambio di esperienze: solo così, crediamo, si possa costruire un Ordine dei Giornalisti che sia sempre più autorevole.

Cambiare si può:
lo dimostra il fatto che i rappresentanti Freeccp già impegnati nella categoria hanno portato a casa già alcuni risultati come la Carte di Firenze, l'Equo compenso, il Ricongiungimento dei pubblicisti nell'albo dei professionisti.

Ma soprattutto, i nuovi giornalisti - già maggioranza nella pratica della professione - ora possono rivendicare una voce nei meccanismi di autogoverno della categoria. Una voce che deve diventare sempre più alta!



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