Queste riprese però sono di scarsa qualità e sono state fatte con un cellulare dai due cronisti di Repubblica che hanno seguito la notizia. Inoltre, anche le foto sono state scattate dai due cronisti sempre con un cellulare o al massimo una fotocamera.
Per l'ennesima volta pare che il valore notizia scavalchi la qualità del prodotto, una cosa che sta avvenendo un po' troppo spesso visto che anche nei servizi sulle recenti alluvioni in Veneto sono stati utilizzati abbondantemente materiali inviati dai lettori (cioè video fatti con cellulari etc...) e messi in prima pagina o in apertura di tg. In realtà questi video vengono utilizzati non per l'importanza della notizia ma perché sono gratis; video e foto fatte da professionisti infatti costano e i giornali sempre di più preferiscono "risparmiare" facendo fare le foto a noi cronisti anche con un semplice cellulare o acquisendo materiale dai lettori.
Questo, ovviamente, non può che far irritare sempre di più fotografi, cineoperatori e giornalisti videomaker; negli ultimi mesi, infatti, anche loro per la prima volta hanno messo in scena varie proteste, per esempio il mese scorso agli Internazionali BNL di tennis a Roma i fotografi accreditati hanno abbandonato le macchine fotografiche al suolo durante la presentazione dell'evento (la foto è in alto a sinistra). Ora la domanda è, cari precari e precarie, cosa ne pensate? I vostri giornali vi mandano allo sbaraglio con compattina e video camera a mò di turista giapponese? Vi siete mai rifiutati di fare delle foto o dei video improvvisati e soprattutto gratis? Rispondete numerosi!
perché bisognerebbe rifiutarsi? non siamo mica principini. la sai usare la macchina fotografica? allora al posto di camminare e cazzeggiare fai le foto! perdio!!
RispondiEliminaIeri alla visione di questo video mi sono scatenato contro tutti i miei colleghi (che ovviamente condividevano le mie parole!) in uno sfogo senza precedenti.
RispondiEliminaPer colleghi intendo ovviamente anche giornalisti e video operatori...le immagini riprese ieri al porto di Civitavecchia, oltre ad essere gratis non davano nessun plus informativo all'articolo che le aveva precedute relativo ai fatti accaduti.
Giustamente fate notare che la forza di quelle immagini sta nell'essere gratis e che un professionista per seguire certi eventi (giustamente) costa...
Io mi chiedo: com'è che per un evento socialmente molto importante, come è stata la protesta di ieri dei pastori, un professionista costa e poi quando bisogna fotografare per tutta la mattina scritte sui muri e vespasiani il professionista non costa più?
Qualcosa non quadra.
Quadra invece, perfettamente,come sempre più si stia cercando di abituare la popolazione ad un livello dell'informazione sempre più basso, tale da far apparire il servizio di ieri un importante documento informativo.
Lungi da me iniziare a puntare il dito contro qualcuno, ma faccio anche notare che da una rapida ricerca sul web già eventi passati siano stati raccontati da immagini di Pasquale Notargiacomo e Pietro Calvisi che però non mi risulta siano nè video operatori nè tantomeno fotografi...
Massimo Paolone
...ed ovviamente il commento sopra di tal "anonimo" ci indica perfettamente in che direzione si stia andando...peccato che "anonimo" ignori che saper utilizzare lo strumento fotocamera non equivalga con la conoscenza dell' utilizzo delle immagini che essa produce...oltretutto non mi sembra che i due colleghi precedentemente citati sapessero utilizzare così bene lo strumento in loro possesso!
RispondiEliminascusa, anonimo ma non si è principini se ci si rifiuta di fare le foto, questo secondo me va oltre il nostro ruolo. E poi perché io dovrei rubare il mestiere tra l'altro a persone che spendono migliaia di euro in attrezzature e soprattutto sono altamente qualificate? Qua si vuole innescare la lotta dei poveri. Mettersi a fare le foto o il video con il cellulare non significa essere un bravo giornalista ma - passatemi il termine scurrile - significa essere piegati a novanta e già lo siamo con 10 euro lordo al pezzo.
RispondiEliminaAnonimo, dopo il punto andrebbe la lettera maiuscola. Invece di camminare e cazzeggiare concentrati sulla grammatica. Perdio!
RispondiEliminaIo credo che si debba ragionare di più in termini crossmediali...la notizia deve essere raccontata immaginando la tridimesionalità chenasconde (scritto, scattato, filmato, anche in rispetto del fruitore che la vuole ricevere articolata, vissuta e non mediata. Quindi il videomaker deve farsi narratore ed il narratore si deve fare operatore. Ci sono tanti corsi semigratis per imparare a scattare e filmare e materiale tecnologico a basso costo ed alta qualità....forza ragazzi, che la sfida è potente!!
RispondiEliminasaluti, Superpippa
http://www.youtube.com/watch?v=-w9EBTB8a3Y
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