I Freeccp condividono tutti gli obiettivi e le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio, perchè in continuità con la manifestazione dei precari del 9 aprile cui abbiamo aderito, ci sono parole d'ordine che coincidono con le nostre.
La Cgil, promotrice dello sciopero, ci lascerà la parola al comizio di Bologna perchè ritengono particolarmente importante che noi giornalisti precari facciamo sentire la nostra voce e diciamo la nostra su quanto sta accadendo in Italia, perchè siamo precari un po' più speciali degli altri, visto che in mano nostra c'è l'intero sistema dell'informazione del paese, la cui garanzia di qualità è sempre in pericolo nel momento in cui per questioni di reddito e contratto noialtri siamo ricattabili.
Ordunque, invitiamo tutti voi a fare sciopero venerdì, e scendere in piazza nelle iniziative che si terranno in ogni città.
Ci sono altre forme di protesta che si possono mettere in campo venerdì: organizzare il lavoro di modo da non produrre proprio venerdì, evitare di firmare i propri pezzi oppure firmarli con lo pseudonimo di un giornalista precario ucciso in servizio, come Giancarlo Siani o Maria Grazia Cutuli (se non li ricordiamo noi questi colleghi, che un contratto l'hanno avuto solo dopo morti, chi altri?)
Ricordiamo anche che ci sono colleghi fortunati che lavorano in testate giornalistiche i in cui gli stessi capi non stanno a far lavorare i collaboratori in giorni come questi (c'è un limite anche morale allo sfruttamento!)
Ci si vede venerdì, buon sciopero!
Nessun commento:
Posta un commento