giovedì 16 maggio 2013

Antonella Cardone


CHI SONO

giornalista professionista, 35 anni
Free lance per scelta, sono impegnata nel sindacato e con l'Ordine perchè mi pare assurdo che non ci sia alcuna forma di sostegno, per noi, nei momenti di crisi. Come Consigliera nazionale ho contribuito a far chiudere una decina di scuole di giornalismo, ideato la Carta di Firenze, combattuto a spada tratta per i pubblicisti affinché abbiano la possibilità di diventare professionisti e ho versato “lacrime e sangue” su ogni singolo caso che veniva trattato dal Consiglio nazionale e che riguardasse la parte meno privilegiata della categoria.
Un impegno che è stato “premiato” con una sanzione disciplinare!

L'ORDINE CHE VORREI

E' tutt'altra cosa dall'Ordine che c'è. Per questo mi candido Presidente nazionale: serve un cambiamento radicale, netto, chiaro!
Vorrei che l'Ordine perseguisse l'esercizio abusivo della professione, non mantenesse più in casa tutta una serie di gente imbarazzante, non tediasse con richieste di denaro inopportune (dimezziamo le quote di iscrizione e formazione solo gratuita). Un Ordine che davvero stia al fianco dei suoi iscritti, valorizzi i più coraggiosi, copra loro le spalle nei momenti di difficoltà: quando c'è una minaccia mafiosa come un pressione politica, quando l'editore tenta di schiacciarti, quando la crisi morde. E' possibile farlo: ho studiato, ho osservato, mi sono resa conto che è davvero possibile!


PERCHE' VOTARE FREE CCP Perchè è l'unico gruppo che candida giornalisti-giornalisti, giornalisti onesti e per bene. Non ci sono pensionati che rubano il lavoro ai giovani, non ci sono editori che sfruttano i collaboratori, non ci sono professionisti delle poltrone nè “colleghi” che a Roma vanno solo a fare merenda. Abbiamo un programma serio con progetti seri (dal crowdfunding alla lotta agli stereotipi di genere - che sarà portato avanti da colleghe e colleghi in gamba, a servizio vostro.

* Perchè Antonella sarebbe un buon presidente nazionale dell'Ordine

E’ fuori discussione che l’Ordine sia indispensabile per i giornalisti in Italia, ma così com’è appare sempre più un pachiderma agonizzante.
Tutti a parole chiedono il cambiamento. Pochi nei fatti hanno tentato di farlo.
Senza dubbio però c’è un consigliere che nell’ultima “consigliatura” ha tracciato un solco profondo fra il passato fatto di capibastone, inciuci e scambi di poltrone e il futuro dell’Ordine che deve essere basato su programmi e idee nuove che rappresentino tutti i colleghi e non solo una piccola parte: i garantiti. Si tratta di Antonella.
Lei per tre anni incessantemente ha avuto il coraggio di affrontare “Golia”, spesso da sola, anche contro quelli che avrebbero dovuto essere i suoi alleati naturali. Le sue proposte, i suoi interventi, i suoi “no” scomodi sono la cronaca che lei stessa ha raccontato puntualmente in rete. Ha fatto sul serio e sul serio hanno tentato di fermarla.
La mafia non è solo quella cosa inventata che ammazza per strada, quella che chiede il pizzo e che gestisce i traffici illeciti. La mafia, ormai lo sappiamo tutti, esiste ed è un modo di pensare e agire, che va oltre e che ritroviamo quotidianamente negli atteggiamenti di chi, non condividendo le idee, cerca di imporsi in altri modi, verrebbe da dire con metodi “andreottiani”. E sono apparsi “andreottiani” gli avvertimenti che le sono arrivati anche attraverso un esposto presentato al suo ordine regionale. Ma Antonella non si è fermata. Anche io a volte, risucchiato dalle logiche di schieramento non sono riuscito a seguire la mia coscienza. Si sbaglia nella vita, l’importante e accorgersene. Lei no, sarà perché è giovane, sarà perché è una donna, sarà perché ha degli ideali forti ha tirato sempre dritto. Per questo visto che è urgente e indifferibile un cambiamento drastico è il caso di farlo partendo dall’apice dell’Ordine .
Per questo sarebbe davvero innovativo avere un presidente diverso: non perchè sarebbe la prima donna presidente del Cnog, non perchè sarebbe il primo presidente del Cnog con meno di 50 anni, ma perché sarebbe la prima volta di un presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti che vive quotidianamente l’attualità del nostro mondo. (massimiliano saggese)



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