venerdì 17 maggio 2013

eccheppallelezioni


“L'Ordine non serve a niente, l'Ordine è solo un carrozzone, l'Ordine non se lo fila nessuno, a che serve diventare professionista?”... è il leit motiv che sempre tanti colleghi associano quando si parla di Ordine dei giornalisti. E che risuona insistente soprattutto ora che si va al voto per rinnovare le sue cariche.

Qualche chiarimento, allora:

- all'Ordine è obbligatorio essere iscritti per legge, per chiunque pratichi in via saltuaria o abituale la professione giornalistica.

- essere iscritti all'Ordine è soprattutto un privilegio: ci permette di tutelare il segreto delle fonti, di esercitare il diritto di cronaca, distingue – tramite il diritto di critica anche all'editore – il giornalista dal mero dipendente che risponde al capoufficio, e non al direttore che è un giornalista come lui, con gli stessi diritti e doveri.

- i pubblicisti che con il ricongiungimento hanno ora la possibilità di sostenere l''esame di Stato e diventare professionisti hanno una occasione importante. Infatti, oltre a qualificare la loro formazione tramite lo studio per l'esame di Stato, il professionista può rivendicare maggiori diritti rispetto al pubblicista, nei procedimenti giudiziari e previdenziali.

- abbiamo la fortuna di avere istituti di categoria tutti per noi, che governano parzialmente la professione.
Sono guidati da persone, colleghi giornalisti come noi. E quindi a vertici diversi corrispondono politiche diverse. Se non vi piace come ha funzionato l'Ordine finora, potete sostituire i vertici, attraverso le elezioni: persone diverse faranno politiche diverse, migliori.

- Si vota ogni tre anni, un piccolo sforzo per andare al seggio è davvero così impegnativo?

SOPRATTUTTO: CHI NON VOTA, CHI NON PARTECIPA, NON HA POI DIRITTI DI LAMENTARSI SE LE COSE NON GLI PIACCIONO!

Ps Perchè votare proprio noi? Coi rappresentanti che avete eletto tre anni fa sono state fatte cose importantissime al Consiglio nazionale: la Carta di Firenze, il ricongiungimento, tanti colleghi freelance hanno avuto giustizia nei procedimenti disciplinari... abbiamo creato strumenti nuovi che con il vostro aiuto e la vostra partecipazione potranno davvero dare un senso positivo ai cambiamenti nella professione! Si può fare di più e meglio!

E ancora: nella nostra lista siamo tutti colleghi onesti, per bene, con la schiena dritta, giornalisti a tempo pieno che nella professione e nella vita rispettano appieno deontologia, etica, e il dovere di colleganza... non siamo tutti uguali

Quando, dove e come si vota:
http://freeccp.blogspot.it/2013/05/quando-dove-e-come-si-vota.html

Il nostro programma:
http://www.aser.bo.it/804/

Tutto su di noi
http://freeccp.blogspot.it/


1 commento:

  1. Chi vuole abolire l'Ordine non sa:

    1) che scomparirebbe il riferimento legislativo all'autonomia professionale, il che sottoporrebbe i giornalisti a un potere di indirizzo esclusivo da parte delle aziende editoriali;
    2) che verrebbe a cadere il soggetto giuridico titolato a riconoscere la natura giornalistica della professione;
    3) che si toglierebbe ai direttori il ruolo di garanti dell'autonomia professionale;
    4) che ci sarebbero ricadute negative anche per Inpgi e Casagit, i cui statuti prevedono espressamente per l'adesione l'iscrizione all'Ordine.

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