mercoledì 30 giugno 2010

Il Free C.C.P. va in regione

Stamattina il Freeccp ha incontrato i consiglieri del PD, gruppo di maggioranza in Regione Emilia-Romagna. I consiglieri democratici sono stati i primi (e finora gli unici), a rispondere alla letterina di richiesta di incontro che avevamo mandato qualche settimana fa a tutti e 50 i consiglieri regionali.
Al segretario regionale Stefano Bonaccini, al capogruppo Pd Marco Monari e al consigliere della Commissione Lavoro, Thomas Casadei, abbiamo prospettato la situazione del nostro settore e le richieste che abbiamo presentato.
Abbiamo trovato orecchie attente e la riunione si è chiusa con la promessa di un nostro confronto con l'assessore alle Attività Produttive, Giancarlo Muzzarelli, per capire direttamente con lui quali sono i margini di manovra in termini economici (in tempi di tagli agli enti locali, ristretti, ci hanno detto. Visto che finora sono state garantite solo ben precise fasce di lavoratori e noi no, è un problema tutto politico di redistribuzione risorse, abbiamo risposto noi).
Ha avuto molta presa soprattutto la notiza che il Veneto (governo di centrodestra) sta già lavorando con l'analogo gruppo regionale di precari e freelance.
Come Freeccp l'impegno è stare sul fiato sul collo a quello che nel Pd da oggi consideriamo consigliere di riferimento, Thomas Casadei, che ex precario dell'università conosce benissimo, avendoli vissuti sulla sua pelle, i problemi di cui parliamo.
A voi chiediamo di far sapere il più possibile di questo incontro e delle proposte che abbiamo avanzato, soprattutto ai consiglieri regionali espressi dal vostro territorio, ma in generale agli amministratori di ogni ente pubblico di qualsiasi colore politico siano.
Solo così possiamo ottenere rappresentanza politica, che assieme a quella nelle istituzioni che governano la nostra professione, è l'unica strada per ottenere qualunque cosa.

Leggi le nostre proposte
  • Fondo regionale per la disoccupazione che prevede interventi anche a chi non ha avuto diritto agli ammortizzatori sociali in deroga (proposto da “Merito ed equità”, centro di proposta politica del Partito Democratico emiliano-romagnolo.
  • Bando di finanziamento degli strumenti di lavoro per i lavoratori atipici (Giunta emiliano-romagnola di Vasco Errani nel triennio 2004-2007)
  • Legge regionale del Lazio su reddito minimo garantito (Giunta Marrazzo, centrosinistra, 2009-2010)
  • Il modello di bando uffici stampa enti pubblici come da legge 150/2000, di modo che possano usare quello – si spera – quando fanno un bando pubblico, visto che finora è di fatto molto spesso disatteso (Fnsi)
  • Rimpinguare il piano di Alta Formazione ricalibrando la ripartizione del Fondo Sociale Europeo di modo che possa essere offerta una vera formazione ai giornalisti che si trovino nella necessità di riqualificarsi.

3 commenti:

  1. ed ecco il comunicato stampaufficiale del Pd:

    Il Gruppo del PD in Regione ha incontrato
    stamattina i giornalisti emiliano-romagnoli
    del Coordinamento free lance e precari



    Una delegazione del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna composta dal Consigliere Thomas Casadei, dal Segretario Regionale Stefano Bonaccini e dal Presidente Marco Monari ha incontrato questa mattina il Coordinamento dei giornalisti free lance e precari emiliano-romagnoli.
    Il confronto, avviato su richiesta del Coordinamento, verteva sulle problematiche che vivono i free lance e i precari, e sulle possibili soluzioni in termini di sostegno al reddito e di formazione professionale.
    Con l’incontro di oggi è stato avviato un percorso nel quale il Gruppo del PD dell’Emilia-Romagna ha intenzione di coinvolgere anche gli Assessori Regionali competenti per delega.
    I tre esponenti del Gruppo PD in Regione Emilia-Romagna hanno sottolineato la loro attenzione agli argomenti posti dal Coordinamento. Thomas Casadei e Stefano Bonaccini hanno dichiarato: «I temi della libertà di stampa hanno molto a che fare con l’esigenza che gli operatori dei media non debbano vivere situazioni di precarietà lavorativa perenne, che li rende meno autonomi e meno liberi nello svolgere la propria mansione».
    Marco Monari concludendo ha affermato: «L’informazione è alla base della democrazia. Nel momento in cui la libertà di stampa in Italia è così pesantemente minacciata ed è all’attenzione dell’intero Paese è importante ribadire che questa passa anche dalla stabilità della posizione contrattuale degli operatori dell’informazione stessa».

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  2. bene, è la strada giusta. Ma siamo sicuri che questi qua manterranno gli impegni?

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  3. propongo una questione semantica: i freeccp o il freeccp? io sarei più per la prima

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