Ho 65 anni ed ho trascorso quasi tutta la mia vita professionale a l’Unità, lavorandoci per trent’anni convintamente e con soddisfazione, nonostante le sue altalenanti vicende: l’iniziale precariato (appena tre anni, nulla rispetto ad oggi), i continui trasferimenti per inseguire il lavoro dove c’era, il primo contratto di solidarietà applicato nell’editoria, la dolorosa chiusura, la cassa integrazione e, infine, la resurrezione della testata nel 2001....
Il
ricordo più gradito? Il rapporto con i tanti giovani con cui ho
lavorato a Bologna e a Roma e che spero di aver un poco aiutato a
diventare buoni giornalisti. E mi addolora che in questi giorni si
riaffacci, nel giornale in cui ho lavorato e in tanti altri, lo
spettro della ristrutturazione selvaggia soprattutto a danno di chi
ha meno tutele.
L'ORDINE CHE VORREI
Ho
accettato la candidatura per cercare di dare il mio contributo di
anziano pensionato con qualche esperienza alle spalle, convinto, con
Carlo Levi, che il futuro abbia sempre bisogno di un cuore antico.
Vorrei
meno precariato e più norme vincolanti e condivise che tutelino la
qualità e la dignità delle persone; meno approssimazione e più
professionalità; meno omologazione e più creatività, meno
fantasiosi retroscena e più notizie vere. E vorrei più libertà e
diritti accompagnati a maggiore responsabilità.
PERCHE' VOTARE FREECCP
Il
voto a Free Ccp serve a dare una rappresentanza alla parte più
debole e più esposta della categoria ed è giusto che anche i
garantiti come me ci mettano la faccia.
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