venerdì 12 febbraio 2010

Buone nuove? Iacopino (segretario O.d.G. nazionale): "Gli stagisti non devono fare i redattori"

Iniziamo col segnalarvi un intervento fatto oggi dal segretario dell'odg nazionale Enzo Iacopino riguardo l'"ipotizzato" uso di stagisti a costo zero per la sostituzione dei redattori.
Dalle dichiarazioni di Iacopino risulterebbe che le università convenzionate con l'ordine (per gli stage del loro master di giornalismo) non potrebbero dare altri studenti se non quelli provenienti dalla scuola di giornalismo. Ma allora anche le redazioni locali di Bologna dovrebbero prendere stagisti solo dalle scuole e non accettare più gli altri studenti universitari?
Ecco l'articolo dal sito www.odg.it


TG1: trasformare gli stagisti in redattori è anche una violazione disciplinare

Il segretario dell’Ordine nazionale dei GiornalistiEnzo Iacopino invita i vertici della Rai a riflettere sulle conseguenze che, in base alle norme dell’Odg, possono derivare con l’ipotizzato uso di stagisti all’interno della redazione internet del Tg1 : “Gli studenti debbono essere tali. Fanno gli stages per imparare, non per sostituire a costo zero i giornalisti. Questa è una logica mercantile, non quella di un servizio pubblico e neanche quella che dovrebbe appartenere a tutti quanti operano in un settore delicato qual è quello dell’informazione”.
"Senza contare - aggiunge Iacopino - che le Università che hanno convenzioni con l’Odg per i Master in giornalismo sono impegnate a non fornire studenti del corso di laurea in scienza delle comunicazione o di altri corsi a redazioni giornalistiche qual è, senza dubbio, quella ipotizzata per la parte internet del Tg1".
Il segretario dell’Odg invita i colleghi che operano nella testata, ai vari livelli di responsabilità, a tenere presente che le norme esistenti prevedono provvedimenti disciplinari per l’uso improprio degli stagisti, comunque arrivati presso le redazioni.

1 commento:

  1. C'è anche di peggio direi, visto che a Bologna alcuni colleghi diventati già professionisti dopo aver frequentato una scuola di giornalismo, pur di entrare in una redazione fanno ancora degli stage gratuiti sfruttando le convenzioni con l'università...complimenti a chi svendendo il proprio lavoro ammazza un mercato già asfittico e complimenti alla testata che per inciso è una di quelle che sulle sue pagine fa le battaglie contro il precariato...ma che serietà è questa?

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